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Ferragni copertina L’Espresso: le parole di Selvaggia Lucarelli che non ti aspetti

espresso copertina ferragniLa copertina dell’Espresso del 7 marzo 2024 raffigura Chiara Ferragni truccata da Joker. L’immagine è un primo piano del volto di Ferragni, con il suo caratteristico trucco da pagliaccio, completo di sorriso e labbra rosse. La copertina ha suscitato polemiche sui social media, con alcuni utenti che hanno elogiato l’immagine definendola potente e provocatoria, mentre altri l’hanno criticata definendola offensiva e sessista. Alcuni hanno anche accusato L’Espresso di sfruttare l’immagine di Ferragni per vendere riviste.

Chiara Ferragni su L’Espresso

L’Espresso ha difeso la copertina, affermando che è intesa come commento al ruolo delle donne nella società contemporanea. La rivista sostiene che l’immagine di Ferragni è una rappresentazione della “donna pagliaccio”, una donna che è allo stesso tempo potente e vulnerabile.

La polemica sulla copertina di L’Espresso è solo l’ultimo esempio del dibattito in corso sul ruolo delle donne nella società italiana. Ferragni è una figura controversa, ma è anche una delle donne più influenti d’Italia. La sua copertina di L’Espresso è destinata a continuare ad alimentare il dibattito sul ruolo delle donne nel 21° secolo.

Le parole di Selvaggia Lucarelli sulla copertina de L’Espresso con Chiara Ferragni

“L’indignazione di alcuni per la copertina de L’Espresso è chiaro indizio di quante persone ignorino cosa sia il potere.”

“Quella copertina non affossa. Sancisce il fatto che Ferragni sia (sia stata?) una donna di grande potere e che come tale subisca gli effetti della caduta conquistandosi copertine irriverenti, amare, sarcastiche. I precedenti sono infiniti e se riguardano molto spesso la politica è per due ragioni: perché la politica rappresenta il potere per eccellenza e perché mai in Italia un personaggio fuori dalla politica, nell’ambito dei nuovi media, aveva avuto 30 milioni di follower, un patrimonio finanziario, l’attenzione dei media tradizionali e non ( anche all’estero) e l’ambizione di influenzare il pubblico anche in campi vicini alla politica e al sociale.”

“Fino a ieri, quando c’era solo da celebrarla, si è parlato di Ferragni come di imprenditrice di successo, fenomeno, donna più influente nella moda per Forbes, UNICA VERA (!) OPPOSIZIONE AL GOVERNO, oppenheimer e via dicendo. Oggi ci sembra strano che venga trattata esattamente come viene trattato il potere quando il potere si schianta su vanità e ingordigia (o fraintendimenti).”

“Per il resto (questi sarebbe il tema) io ho letto l’inchiesta (molto tecnica) e mi sembra che ci sia poco di clamoroso (i dipendenti hanno stipendi medi, Damato in Tbs come consigliere prende 320 000 l’anno). Ci sono passaggi che può spiegarvi meglio chi si intende di economia che indicano alcune opacità nelle società. Se io fossi Chiara Ferragni, oggi, tra la copertina versione Joker (mica Clarabella) e la vostra difesa infantile come fossi la piccola fiammiferaia mi sentirei più offesa dalla seconda.”

“La verità è che non capite nulla nè di potere nè di giornalismo. Se il giornalismo ha una colpa in questa storia è stata quella di non aver mai occupato lo spazio intermedio tra il successo e la caduta. Ovvero quello dell’analisi e della critica. In parole povere: dei fatti.”

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